VIA CRUCIS
I STAZIONE: CROCIFIGGILO - CROCIFIGGILO 
Solo
nella muta angoscia
di uomo condannato.
Solo
tra una folla:
e non ti importa
se t’approva o ti difende.
Che pena la solitudine,
o Signore!
II STAZIONE: PRESE DA SE LA CROCE

Siamo uomini peccatori:
pietà di noi
per la tua croce.
Siamo vittime dell’angoscia:
pietà di noi
per la tua croce.
Siamo tanto superbi:
pietà di noi
per la tua croce.
Siamo
mendicanti di gioia:
pietà di noi
per la tua croce.
III STAZIONE: CADUTO IN GINOCCHIO PREGAVI

La tua ombra barcollante
l’hai raggiunta sul selciato.
O Signore
chi cade decade.
Della nostra dignità
tante volte avvilita
prenditi cura tu,
anche se noi fingiamo
che non ce ne importa.
IV STAZIONE: FIGLIO COSA HAI FATTO? 
Ti aspettava e l’aspettavi.
Colloquio fatto di silenzio.
Martirio senza sangue.
Pianto senza lacrime:
è la spada di Simeone.
Lascia, o Signore, che
forse un po' indiscreti
assistiamo all’incontro
con tua madre.
V STAZIONE: TU PORTAGLI LA CROCE
Forse perché
non hai dimenticato
l’aiuto
di Simone di Cirene
noi ti sentiamo accanto?
Sappiamo così
di non essere soli
e la tua mano solleverà
le nostre piccole croci
perché
sei il nostro amico Gesù.
VI STAZIONE: IO CERCHERÒ’ IL TUO VOLTO
Avevi dato
generosamente
Signore,
ai ciechi la vista,
ai sordi l’udito,
ai malati la salute;
a lei, Veronica,
gentile e coraggiosa,
hai donato l’effigie
del tuo volto per noi,
quale sarà;
il tuo generoso dono Signore?
VII STAZIONE: SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ’
Insegnaci o Signore,
a non cercare conforto
alle nostre pene,
a non ripiegarci
sulle nostre tristezze,
a non assaporare
le nostre lacrime;
fa che sappiamo dare
senza chiedere,
comprendere
senza giudicare,
aiutare
senza umiliare.
VIII STAZIONE: PIANGETE SU VOI STESSI 
Cammineremo dunque,
senza voltarci
perché i rimpianti
sciupano il dono,
senza fermarci
perché la strada è lunga,
con la speranza viva
di giungere alla meta,
non importa
se laceri o feriti.
IX STAZIONE: STRONCATO DAI NOSTRI PECCATI
Passo stanco
interrotto di schianto.
E così
hai baciato la terra!
La tua bocca
ha sentito il suo sapore,
il tuo corpo
ha saputo com’è dura,
sei a terra, o Signore,
per rialzarti
non più solo:
anche noi ti seguiremo
ormai confortati.
X STAZIONE: PRESERO LE SUE VESTI
Si giocarono coi dadi
la sua veste
e noi giochiamo
con la libertà.
Se i ricordi
portano i rimorsi,
rimetti a noi
i nostri debiti;
se ci sentiamo come canne al vento,
non ci indurre in tentazione.
Se la paura è tanta,
liberaci dal male.
XI STAZIONE: LUI LO CROCIFISSERO 
Il pugno è chiuso
ma non è minaccia:
è solo l’ultimo spasimo.
“ Padre perdona loro
perché non sanno
quello che fanno”.
Signore perdona
anche noi,
anche se sappiamo
quello che facciamo.
XII STAZIONE: PRESSO LA CROCE C’E’ LA MADRE 
L’amore ti condusse
a questa morte:
chinasti il capo
come a dire “ Si “.
Le nostre strade tortuose
a volte labirinti
cercano te
e tu ci attendi
mai stanco
a braccia aperte.
Anch’io ti guardo
in questo
nostro incontro
e chino il capo
e ti rispondo “ Si “.
XIII STAZIONE: NON OBLIAR IL PIANTO DELLA MADRE 
Santa Maria,
Madre di Dio,
ti hanno ridato
il Figlio
e lo rimiri,
prega per noi peccatori,
perché
è la nostra vittima;
prega adesso
che uniamo al tuo
il nostro pianto
e nell’ora estrema
della nostra morte.
XIV STAZIONE: VI DEPOSERO GESÙ’
I sepolcri
segnano la fine
ma dal tuo fiorisce
la speranza
Riposi per risorgere, o Signore,
all’alba colorata d’alleluia.
La speranza ha sapore di certezza,
la vita ha vinto
la morte,
ed ogni uomo potrà dire in verità:
“ Oggi io comincio “.
Autore : don giuseppe
Pubblicato : Domenica, 10 Febbraio 2008 - 18:37
Ultima modifica : Mercoledì, 20 Febbraio 2008 - 16:41
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